domenica 9 luglio 2023

Pensieri folli...in solitaria

A volte si sente l’estremo bisogno di cercarsi, di scoprire sé stessi e magari, per uno come me e altri folli in giro per il pianeta, la montagna può dar sfogo a tutto questo. Avevo l’esigenza di starmene un po’ a contatto con il mio spirito e di sentirne la sua vera essenza. Così, per il gusto di guardare ancora una volta la mia vita, riempirsi man mano, di ciò che ha davvero bisogno. Come un ragazzino, alla ricerca della sua grande avventura, decido di partire all’ultimo momento e, durante il viaggio in macchina, vengo pervaso da una sorta di autoconvinzione che la vita, la mia vita è fatta così: piena di emozioni forti che spesso arrivano all’improvviso, che mi fanno sussultare e mi fanno sorridere a quello che verrà. E allora succede che parto, a volte senza una meta precisa e senza programmi ma, con l’immensa voglia di assaporare intensamente, ogni attimo di quel viaggio; piccolo o grande che sia non ha importanza, l’importante è che si parti e che ci sia una bella musica di sottofondo ad accompagnarmi! Per sognare, per illudermi piacevolmente e sentirmi in un mondo surreale, nel quale io stesso, scrivo le gesta del protagonista. Per vivere e basta...semplicemente!

Così m’incammino serenamente e mi addentro nel bosco. Sembro un bambino eccitato, di fronte alla sua prima esperienza e, il fiato corto e pesante dell’inizio, si attenua sempre più, fino a divenire ritmico e lento. L’adrenalina, nell’attraversare quel tratto è tanta e, per l’ennesima volta, ho quella incredibile sensazione di sentirmi osservato. Sembra quasi che tutti stiano guardando me...un giovane uomo che è venuto a fargli visita. Ma stranamente non sento paura, anzi, mi sento accettato da quel mondo silenzioso e magico. Mi fermo. Faccio una sosta e gusto qualche zucchero per riprendermi. Le barrette energetiche che compravo un tempo, sono state sostituite da fichi secchi e qualche noce della mia campagna. Anche il cibo si è ridimensionato alla mia vera vita e la mia esistenza, è diventata più genuina. Sorrido. Il bosco mi sovrasta e la salita, si fa sempre più ripida. Ad un tratto mi volto e, di fronte a me, c’è lo spettacolo che avevo in mente di voler osservare. Penso che forse sto salendo verso il cielo. Ogni volta, in quel preciso punto, mi fermo e giro il mio sguardo verso l’infinito spazio che mi circonda. Immagino come se fossi arrivato lì ad occhi chiusi; come se una forza misteriosa mi avesse condotto in quel punto preciso, ad ammirare la meraviglia. Percorro l’ultimo tratto, con il calore in corpo e i brividi sulla pelle, attratto da qualcosa di straordinario, che non riesco a spiegare con le semplici parole di un uomo. Sono a casa. Cammino con il vento gelido che viene da ponente e che mi taglia il viso. Così, immerso nelle nubi vado avanti. Arrivo su quella cima, dove il cielo si tocca con un dito e dove i miei sogni, possono realizzarsi. Grido di gioia e sorrido, per aver trovato ad aspettarmi un piccolo cumulo di neve! In quello scenario che solo nelle più belle favole si può immaginare, ho il tempo di dedicare i miei pensieri a chi non c’è più e, in una corsa libera e selvaggia, percorro tutta la cresta Nord-Est, scendendo fino a valle. Corro libero nel mio mondo e sento il vento della montagna, che mi accarezza alla sua maniera. Mi lascio accompagnare da una sorta di musica frenetica che non mi fa più pensare a nulla, mentre con la mente, ripercorro ancora e ancora, quel tratto di cresta appena attraversato. Il mio cuore vibra. Cammino sulla neve per quasi l’intero tratto ed ho costantemente, la sensazione palpabile, della presenza di qualcuno al mio fianco. Qualche lupo ha preceduto il mio tragitto e il suo odore si sente benissimo. Caspita se si sente! Respiro intensamente quell’aroma e mi accorgo, che qualcosa in me ha preso vigore. Mi sento parte di quel che mi circonda e l’odore, il forte odore di quel bosco umido e di selvatico, mi pervade il corpo, tanto da farmi dimenticare i profumi di casa mia.

Sazio di emozioni torno a casa. La mia vita ha avuto ciò di cui aveva bisogno ma volte penso, che bisogna essere davvero un po’ folli per saper vivere!