martedì 21 giugno 2022

Di sole e di neve, di roccia e di vita


Ho imparato ad andare in montagna seguendo le orme dei miei amici, ascoltando i loro insegnamenti e lasciandomi trasportare dal loro andare. Ho imparato ad andare in montagna ascoltando il silenzio della natura, fatto di incredibili suoni, impercettibili se non ci si accomuna ad essa. Ho imparato ad andare in montagna anche da solo, sentendo quel piacevole brivido che sa tanto di avventura; mutando lo sguardo al mutare del vento e respirando a pieno, la vita che mi attraversava il corpo. Oggi mi capita di andare in montagna con la persona che amo e la sensazione che provo è inspiegabilmente speciale. La mia emozione sta nella sua espressione di meraviglia e la mia gioia, nella sua soddisfazione. Ogni volta è una storia in più da raccontare e da conservare, nel nostro personale libro di emozioni. Perché ho imparato questa volta, a seguire i suoi passi, nell’ascesa ad un mondo che ci appartiene; perché vivo fortemente ciò che la terra mi dona, gustando ogni suo attimo e condividendolo, con chi sta al mio fianco; perché ogni istante ed ogni montagna da salire, trasmettono un’emozione diversa, come diverso è l’animo di chi lo vive e di chi, quella montagna la scala. È uno stile di vita o semplicemente qualcosa di incomprensibile al volere dell’uomo? È una ragione così forte, per la quale spendere il proprio tempo e la propria energia? Si, è così! E la risposta me la da, quel punto preciso di ogni singola montagna, dove ogni volta mi giro e riempio lo sguardo di immenso. Perché salendo lungo le infinite creste che portano in cima, mi inebrio di quell’essenza, di quel piacere unico nel salire, nel camminare. Ed allora, a questo incomprensibile volere, non c’è bisogno di giustificazioni. Perché non vi sono risposte che possono giustificare il muoversi tra spazi infiniti, nell’infinito andare verso una meta e nel respirare un attimo di pura emozione. La montagna riesce sempre a regalare tanto a chi ne varca i suoi confini, donando la sensazione di sentirsi proiettati, in un mondo, dove gli sguardi si perdono al di là dell’orizzonte. Ed è in quel mondo che mi piace perdermi, lasciandomi trasportare dalla magia di un vento flebile che sfiora il mio viso ed un sole puro che acceca i miei occhi e colora il mondo intero, di luce calda ed ardente.

 

Mi perdo nelle nuvole dalle forme bizzarre e le accarezzo, perché sono ad un passo da loro. Mi perdo nel profumo di alberi millenari e mi stringo a loro, in un legame che non conosce ostilità. Vivo di quel mondo, sentendo la mia anima accendersi di passione, di calore e mi fondo ad esso con la mente e con lo spirito. In quel mondo così diverso dagli altri, trascorrono i miei giorni, uguali soltanto, all’ infinità di emozioni provate. In quel mondo che accoglie il mio animo, diverso ad ogni mia salita, lascio che le emozioni si combinino in energia. E forse, mai mi stancherò di desiderare l’andare mio e di chi mi sta accanto perché non vivrei più dell’intensità, che un giorno in montagna mi regala. Un giorno di salita vera, un giorno di sole e di neve, di roccia e di vita.